LABORATORIO DI ICONOGRAFIA
“SE QUALCUNO IN MONASTERO CONOSCE UN’ARTE, LA ESERCITI CON UMILTA'” (RB 57,1)
L’icona, il cui termine deriva dal greco eikon è un’immagine sacra che, come simbolo, fa da mediatrice tra il mondo divino e quello umano creando per i fedeli una “finestra sul mondo di Dio”. È scritta per essere venerata, attraverso un linguaggio simbolico che si rifà al canone tradizionale. La prospettiva è spesso rovesciata: lo spazio si apre agli estremi dando alla scena valore cosmico. Il punto di fuga è esterno all’occhio dell’osservatore; in questo modo lo spazio iconico non racchiude l’infinito, ma lo rende visibile.
Mosè chiese a Dio di poter vedere la sua gloria e il Signore gli concesse di vederlo solo di spalle: analogamente l’icona ci consente di vedere la gloria di Dio per quanto è possibile agli esseri umani (Es 33, 18- 23).
In Cristo Dio si è fatto visibile e per questo lo si può anche rappresentare. L’incarnazione rende visibile il volto invisibile di Dio: “Cristo è immagine del Dio invisibile” (Col. 1,15). Se Cristo è l’uomo perfetto, Cristo è il volto umano di Dio, quello dove si svela la perfetta immagine e somiglianza, sempre secondo il progetto originario della creazione. L’icona per eccellenza è quella del Cristo, mentre i santi sono coloro che, resi permeabili alla grazia divina, se ne sono lasciati impregnare e trasfigurare, diventando, essi pure, “somigliantissimi”.
L’icona nasce dalla preghiera ed è destina alla preghiera! Per questo ha un ruolo importante il simbolo, segno di una Realtà invisibile: la Realtà stessa di Dio. Tecnica e colori sono al servizio del pensiero teologico e spirituale e dell’annuncio della Parola di Dio.
Uno dei simboli è la cornice: significa che l’icona è come una “finestra sul mondo di Dio“, pervasa di austerità, semplicità ed essenzialità testimoniate anche dalla fedeltà al canone entro cui si esprimono la gioia e la bellezza trasfigurate.
I personaggi dell’icona sono prevalentemente immersi nella luce dorata del fondo, perché essi sono ritratti nella Grazia Santificante, che li penetra e li sommerge.
Una delle caratteristiche delle icone è che la luce non viene da un punto preciso, ma tutto è illuminato come dall’interno: simbolo potente della luce interiore che riceve chiunque crede in Lui (Gv 3,16).
Tutto nell’icona è centrato sullo sguardo che è lo specchio dell’anima e nei Santi riflette lo sguardo di Dio stesso che abita in loro.
Le nostre icone sono interamente scritte a mano su tavola di legno, ricoperta di tela e gessata, con l’uso di foglia d’oro, pigmenti ottenuti da terre e minerali, miscelati con una emulsione all’uovo, vino bianco e essenza di lavanda.
Si scrivono icone di varie dimensioni seguendo la tecnica pittorica della Scuola Russa del XV secolo, appresa ai corsi tenuti dal Maestro Giovanni Mezzalira.